domenica 7 ottobre 2012

Koso RX2n+

In occasione del profondo restyling della mia Elefant mi sono trovato a dover sostituire la strumentazione. Purtroppo il suo cruscotto originale funzionava male e, a dirla tutta, aveva un aspetto piuttosto obsoleto.
Sul mercato esiste un po' di tutto. Dai semplici conta chilometri stile bicicletta ai più sofisticati con mille funzioni inclusi cronometro con lap, contamarce, ecc.

Purtroppo non sono prodotti che si trovano facilmente in giro e spesso ci si deve fidare delle foto e caratteristiche che si trovano sul web.
Dopo varie ricerche, e dopo un attenta analisi dal vivo presso l' EICMA lo scorso novembre, ho optato per il KOSO RX2n+:

Lo strumento non ha nulla da invidiare ai cruscotti di serie delle moto moderne (Koso produce comunque i cruscotti per varie case motociclistiche) e include numerose funzioni che addirittura mancavano nella strumentazione originale della mia moto.
Le principali caratteristiche sono:

  • Indicatore di velocità su display numerico fino a 360 Km/h
  • Visualizzazione Km Totali fino a 99999,90
  • Due visualizzazioni Km percorsi parziali azzerabili  (A e B) fino a 999,99
  • Indicatore di velocità massima raggiunta
  • Contagiri con indicatore a lancetta e barra luminosa a led (che segue la lancetta) con fondoscala a 19000 rpm o 10000rpm, disponibile a secondo del modello scelto (BA015B25 19000rpm, BA015B15 10000rpm)
  • Due indicatori di temperatura: acqua e olio
  • Allerta impostabile temperatura acqua e olio
  • Indicatore livello carburante (richiede galleggiante con resistenza 100Ohm o 500Ohm)
  • Indicatore di riserva carburante (tramite switch on-off)
  • Orologio
  • Luci Spia: direzione, abbaglianti, EOBD (errore Centralina), Neutral (folle), Pressione Olio.
La confezione contiene:
  • Strumento RX2n
  • Cavo principale dotato da un lato del connettore da inserire nello strumento e dall'altro lato i cavetti da collegare e i connettori dei vari sensori in dotazione.
  • Sensore attivo di velocità (spiegherò più avanti la differenza tra attivo e passivo)
  • Due bulbi per la temperatura con vite filettata
  • Due prolunghe per i sensori di temperatura
  • Due cablaggi per il collegamento del sensore giri
  • 11 morsetti "rubacorrente"
  • Due staffette per reggere il sensore di velocità (uno col foro da 8 e uno da 10) 
  • Un supporto per lo strumento
  • Viti e accessori di montaggio.

Premetto subito che non si tratta di uno strumento "Plug and Play": le istruzioni non sono chiarissime per chi non mastica un po' di "Elettrauto Moderno".
Quindi, volendo usufruire di tutte le funzioni, il montaggio richiede un po' di dimestichezza su come e dove mettere le mani sulla nostra moto.

Lo strumento è alimentato a 12 volt. Tuttavia ha due cavi di alimentazione, oltre al cavo di massa (Nero). Uno, il rosso, va collegato direttamente alla batteria (dopo il fusibile... mi raccomando). Il Marrone+ va collegato al positivo sotto chiave. In questo modo lo strumento è sempre alimentato anche a chiave su OFF (rimane l'orologio),  mentre quando gireremo la chiave si accenderà con tutte le funzioni

- Sensore di velocità:
Quello in dotazione è un sensore attivo. Significa che non necessita di alcun magnete per registrare il movimento della ruota. Il sensore stesso crea un piccolo campo magnetico che viene sollecitato dal passaggio, ad esempio, delle viti di supporto del disco freno. Il settaggio dello strumento prevede che possano esserci da uno a sessanta impulsi per ogni giro. Ovviamente una volta posizionato il sensore attivo in corrispondenza del passaggio di una delle viti del disco freno andremo ad inserire nei settaggi dello strumento il numero dei  passaggi (tipicamente sei o otto viti) per ogni giro della ruota.
Bisogna fare molta attenzione che le viti siano di materiale ferroso. Con  le viti in ergal o in acciaio inox non funzionerà. Inoltre è necessario che le viti siano tutte equidistanti altrimenti avremo una lettura falsata. In questo caso possiamo sostituire le viti con delle viti in Inox tranne una che manterrà la capacità di eccitare il sensore e quindi il passaggio (in questo caso ovviamente il numero degli impulsi da inserire nel settaggio sarà uno).
Nel settaggio dello strumento sarà necessario inserire anche la circonferenza della nostra ruota. Su internet si trovano numerosi metodi, empirici e non, per ricavarne la misura.
Il sensore è corredato da una staffetta che si collega alla vite di supporto della pinza freno. E' consigliato utilizzarne una più lunga, aggiungendo alla lunghezza originale lo spessore della staffetta stessa. Questa è poi dotata di una piccola vite a brugola che consente di bloccare il sensore alla distanza giusta per leggere il passaggio del sensore (vite/i disco).



La posizione in questo caso va bene in generale ma la giudico un po' vulnerabile in caso di utilizzo in fuoristrada.

- Numero di giri del motore.
Lo strumento è in grado di rilevare una variazione di tensione che interpreterà come impulso di giri motore. Questo segnale può essere rilevato in vari modi e la modalità varia da motore a motore.
Tra le soluzioni consigliate c'è:
1) intercettare il segnale di accensione dalla bobina. Ci si andrà quindi a collegare al cavetto che dalla centralina si collega alla bobina.


2) Un altra soluzione è quella di arrotolare (almeno 5 o 6 spire) il cavetto in dotazione al cavo di alta tensione che va alla candela. In questo modo, per induzione, sul cavetto si genera un impulso in tensione corrispondente a tutte le volte che avviene la scintilla.


 E' inoltre necessario che la schermatura del cavetto in dotazione sia messo a massa sul telaio (o sul motore) con una vite (verificare con un tester che sia veramente la massa).


3) Nel caso di motori ad Iniezione è possibile intercettare il segnale che viene inviato dalla centralina all'iniettore. Anche in questo caso bisognerà utilizzare un "rubacorrente" in dotazione.

4) Un altra possibilità è quella prelevare il segnale pulsante relativo al numero di giri direttamente dalla centralina elettronica della nostra moto. E' il caso di alcune centraline che forniscono tale dato poiché la strumentazione originale prevedeva lo stesso tipo di segnale. E' il caso di alcune Ducati con centralina Marelli 59M che sul Pin "9 Engine" propone proprio questo segnale.

Nel setup dello strumento bisogna indicare a quanti giri corrisponde ogni impulso e questo dipende da dove abbiamo preso il segnale e da come lavora il nostro sistema di accensione.

 il valore da inserire è:

0,5 - 1 impulso ogni due giri dell'albero motore
   1 - 1 impulso ogni giro
   2 - 2 impulsi ogni giro

e così via. Il valore varia perché ad esempio un motore a due tempi avrà una scintilla ogni giro dell'albero motore, mentre nel caso di un quattro tempi avremo un impulso ogni sue giri. Tuttavia ci sono molti motori a 4 tempi (sopratutto i monocilindrici) che danno una scintilla a vuoto anche durante il PMS (Punto morto superiore del pistone) sulla fase di scarico. Questo perché solitamente il pick up è posto sul volano principale.
Nei settaggi si può impostare il valore di giri per il cambio marcia, che accenderà la grossa spia in alto a destra in arancione, e il valore di fuorigiri che farà passare la spia da arancione a rosso.

- Temperatura
E' sottinteso che conoscere la temperatura del nostro motore è utile per evitarne il surriscaldamento ( e il conseguente danneggiamento). Vengono messi a disposizione due bulbi di questo tipo:
Entrambi i bulbi sono in grado di rilevare la temperatura tra 0 e 250 Gradi.
E' ovvio che se il nostro motore non è raffreddato ad acqua installeremo solo quello della temperatura olio.
Per il sensore temperatura acqua dobbiamo utilizzare un accessorio opzionale che permette di montare il bulbo tra i tubi di raffreddamento:

Mentre per il sensore di temperatura olio possiamo essere fortunati come è accaduto a me dove un tappo sul carter aveva esattamente lo stesso diametro e la stessa filettatura del bulbo:

Altrimenti tra gli accessori opzionali esistono vari "tappi" da sostituire al tappo di scolo dell'olio del proprio motore che sono equipaggiati di un foro centrale dove fissare il sensore della temperatura:
Io ho utilizzato solo il sensore dell'olio e ho settato la temperatura di allarme a 130° (ma questo valore varia a seconda del motore).
 Ovviamente per l'acqua la temperatura di allarme è solitamente all'approssimarsi dei 100°.
Anche se non ho il raffreddamento a liquido ho comunque montato il sensore e l'ho lasciato dietro il cupolino. Ho così la temperatura ambientale.

-L'indicatore carburante
Purtroppo l'indicatore del carburante non ho potuto utilizzarlo non avendo nessun dispositivo galleggiante all'interno del serbatoio. Questo è predisposto per riconoscere una resistenza da 100 Ohm o 500 Ohm. Io ho solo collegato il sensore della riserva (che chiude un circuito quando il livello scende sotto un certo valore). La riserva non viene indicata con alcuna spia. Il simboletto della benzina inizia a lampeggiare quando si chiude il circuito. Il ché non è proprio di immediata lettura.

-Le Spie:
Le spie non sono "mere lampadine" che bisogna alimentare ma forniscono l'indicazione sulla base della logica elettrica di utilizzo. Mi spiego meglio:
La spia della folle NEUTRAL (Verde) si accende quando il cavetto corrispondente (di colore blu) viene messo a massa. Infatti nella totalità delle moto l'interruttore della folle chiude il circuito sulla massa. E questo fa accendere la spia. Idem per l'interruttore della circolazione dell'olio della riserva e della spia EOBD (che io non ho utilizzato).
Frecce, e abbagliante si illuminano esattamente quando ai capi dei rispettivi cavetti vengono dati 12Volt.

L'utilizzo:
Quando lo accendi il quadro illumina tutte le spie e il display. Inoltre l'indicatore dei giri esegue un giro fino a fondoscala per poi tornare sulla posizione iniziale. Non so a cosa serva tutto ciò (una forma di test?) ma fa molto figo.
L'indicatore dei giri è, nel mio caso che ho preso il segnale dall'iniettore, preciso e coerente e devo dire che la barra di led che segue la lancetta analogica aiuta nella lettura al volo.
Idem per il contakm il quale avendo ben sei sensori da leggere per ogni giro della ruota è molto più stabile e lineare nell'indicazione della velocità.
L'indicatore della velocità del mio KTM va molto più a scatti: avendo un solo sensore aggiorna infatti il valore solo ad ogni  giro completo della ruota.
E' molto comodo il fatto di avere ben due contachilometri parziali azzerabili separatamente.
Infine l'effetto notturno è notevole. La luce blu di sfondo crea con i led del contagiri un bell'effetto di contrasto.
Lo giudico un buon prodotto e anche se il prezzo, poco meno di 300 euro, non certo "popolare", di sicuro è molto più basso di molte strumentazioni originali.
Prezzo al quale, come spiegato inizialmente, bisogna aggiungere il montaggio da parte di un meccanico esperto. A meno di non voler provare a fare da se.

Sulla mia moto ho lasciato lo spazio per il navigatore (sulla sinistra si vede la staffa di supporto) e ho montato lo strumento sulla destra.



Su youtube è possibile trovare numerosi video sul funzionamento:

Cerca su You Tube...

Ecco i link dove scaricare istruzioni di montaggio e di uso:

Manuale di installazione

Manuale d'uso

Buon Lavoro!








3 commenti:

  1. Bravo Mauro, a breve vorrò saperne di più ;-)

    Kika.

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  2. Sei ancora operativo? Avrei bisogno di aiuto.

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  3. Salve vorrei avere istruzioni fili per collegarli alla mia moto

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